sabato 3 agosto 2013

Recensione del libro Sogno Arcano



Sono uscita di recente dalla lettura di un nuovo libro sul sogno Sogno Arcano di Riccardo Mondo e Rossella Jannello (ed. La Parola) ... Non ho letto solo un saggio, ho letto la storia di una proficua amicizia, quella tra due mondi, il Sogno e gli Arcani dei tarocchi, che si incontrano grazie a... una semplice intervista. Rossella Jannello, giornalista del quotidiano La Sicilia, counselor ed esperta di Tarocchi, intervista Riccardo Mondo, psicoanalista junghiano, docente, fra le altre cose, di Psicologia del sogno. "All'inizio è stato come un sogno" dichiarano i due Autori: i ventidue Arcani Maggiori e le immagini oniriche si guardano negli occhi, sanno già di avere diversi punti in comune: il linguaggio, quello della metafora, illuminante ed enigmatica al contempo; il substrato simbolico e archetipico in cui affondano le radici; in una qualche misura la sorte, che li vede strumenti ora dell'arte divinatoria, ora della psicologia del profondo...

Possono dunque comprendersi reciprocamente molto bene, ma possono anche reciprocamente sostenersi ed arricchirsi, in modo particolare attraverso quella tecnica tipicamente junghiana che, per penetrarne sempre di più il mistero, amplia il sogno con ulteriori immagini, pescate principalmente dal collettivo. Nasce così sul periodico "Vivere" una rubrica in cui i lettori raccontano i loro sogni, Mondo li commenta, li cala e contestualizza nella vita del sognatore, Jannello vi abbina un Arcano svelandone le connessioni... Le immagini oniriche, individuali e mutevoli, si incontrano con quelle, stabili e condivise, delle antiche carte, in una danza "erotica", vale a dire feconda e creatrice di nuovi scorci. E' come se il sogno continuasse, se ne moltiplicasse lo splendore caleidoscopico nel cogliere il significante nell'apparente insignificante, la stretta logica nell'apparente illogicità: il sistema di analogie crea attorno a sé il riverbero di un essenza sottostante, che diventa così possibile sentire e scorgere.
La rubrica riscontra un notevole successo. E da qui a pensare di dar vita a un libro, con la rielaborazione del materiale e dell'esperienza, il passo è breve. Nasce così Sogno Arcano, che già dal titolo rivela la sua natura "magica": due sostantivi autonomi che, insieme, svelano e rivelano più nature lessicali, più significati. Non l'ennesimo libro sul sogno, ma un raro libro in cui non si parla del sogno, ma ci si va dentro, lo si vive, lo si tocca, potendo così iniziare a prendere confidenza con esso e il suo linguaggio.
Cito gli autori: "Poteva essere utilmente fruita l'esperienza del sogno da chi non frequenta la stanza della terapia?" E come sono spesso trattati i sogni dalla comunicazione di massa? Così abbiamo cominciato a leggere e a notare, scoprendo che spesso l'argomento mondo onirico era liquidato con banalizzazioni semi-divinatorie e consigli finali sulla vita quotidiana, o, all'estremo opposto, con elevate speculazioni dottrinali poco utili al lettore e alle sue domande. Ci siamo mossi fra questi due punti cercando soprattutto di accompagnare il lettore fra i meandri del sogno per farlo riflettere sui messaggi simbolici del suo inconscio". Quanto ho apprezzato questo prendersi la briga e l'onore di accompagnare, indurre riflessioni, stimolare sia la mente, sia il cuore, prendere per mano... In una parola educare. Perché penso che siamo ancora lontani dall'essere educati ad una sana relazione con la nostra attività onirica e immaginativa, con non poco danno per una fertile relazione con noi stessi. Dopo la dose massiccia di razionalismo e meccanicismo, che ha visto l'occidente relegare tutto il non scientificamente comprovabile in un mondo di serie B; nonostante Freud, Jung e tutti i loro colleghi, che nel secolo scorso hanno visto, rivisto, valutato e rivalutato l'importanza del fenomeno sogno nella vita intrapsichica della persona; nonostante la New Age, che ha riportato l'attenzione al soggetto più che all'oggetto e al valore delle declassate discipline non-scientifiche; ecco, nonostante tutto, ancora oggi il "sognatore comune", colui cioè che non fa parte di una cerchia di "cultori della materia", è perduto, è solo... La domanda "che cosa mai vorrà dire?"... Questa "sacra" domanda che "costringe" a volger lo sguardo da fuori a dentro, pronunciata nel'intimità di se stessi davanti alle indecifrabili immagini, nella stragrande maggioranza dei casi rimane senza risposta. Ecco che l'operazione intrinsecamente didattica degli autori, non teorizzando un procedimento, ma attuandolo, offre una possibilità, una mappa per orientarsi in un territorio sconosciuto; certo disegnata dalla loro sensibilità e dalla loro preparazione, quindi una delle tante possibili, ma non per questo meno valida. [A mio sapere, l'unico altro "luogo" in cui, con le dovute differenze teoriche e contestuali, il sogno viene trattato allo stesso modo è, oltre il percorso di formazione in counseling Voice Dialogue, la Stanza dei Sogni dell'Istituto Innerteam]
Strutturalmente la suddivisione della raccolta di sogni in otto macroaree, che rende possibile seguire il lavoro degli autori attorno a temi universali quali la madre, il corpo, la casa, il tempo etc.; la presenza in appendice di alcuni dati statistici sui sognatori e un questionario, a cui è possibile rispondere partecipando ad una raccolta di dati; nonché il linguaggio fruibile e godibile, contribuiscono a rendere il libro prezioso sia per chi voglia approfondire la conoscenza del sogno, sia per chi a questo misterioso mondo si avvicina per la prima volta.
Federica Vignoli
Counselor relazionale Voice Dialogue
Moderatrice della Stanza dei Sogni. Questo ruolo prevede attività di supervisione e formulazione di feedback nella già citata Stanza dei Sogni, il forum del sito di Innerteam, in cui, chiunque lo desideri, può pubbllicare un suo sogno e riceverne commenti, oppure commentare il sogno di altri. Tutto nel rispetto dei principi teorico-pratici con cui la Teoria della Psicologia dei Sé il Voice Dialogue leggono il sogno.




Recensione di Federica Vignoli da 
innerteam.it