giovedì 14 giugno 2018

Comunità immaginale



Vivere è viaggiare, non ci sono dubbi, conosciamo la nostra essenza solo nel trasformarci continuamente, nel divenire di un viaggio. Immaginate il viaggio di una donna dallo spirito irrequieto, Olga Frobe Kapteyn, nella Svizzera del secolo scorso. Vuole realizzare uno spazio di incontro tra spiriti illustri, una comunità sapienziale,  simile a quelle che nella scia delle Tradizioni filosofiche, esoteriche e misteriche hanno attraversato i secoli. La sua fervida immaginazione vuole creare un ponte tra Oriente e Occidente, con una pennellata creativa sogna miscele inedite tra le cromature della conoscenza. L’immaginazione creatrice la spinge a costruire un Convivio, Rudolf Otto, mentore che non vedrà mai questo luogo, la indirizza e le dona un destino con un nome: Eranos . Alla realizzazione di questo progetto, Olga Frobe Kapteyn dedicherà il cuore della sua vita. Gli incontri di Eranos hanno edificato, anno dopo anno, una comunità immaginale, che ha condiviso il dono di uomini ispirati dal desiderio di una conoscenza profonda del senso ultimo della condizione umana.
 Da GENIUS LOCI E COMUNITA’ IMMAGINALE di Riccardo Mondo

martedì 12 giugno 2018

Gli infiniti volti del maestro

Dalla prefazione di Riccardo Mondo

Questo volume di Enkelados si sviluppa su quel confine sottile dell’esperienza che è il ricordo del maestro, ne consegue tanto una testimonianza storica quanto una memoria immaginale. Qui ricordiamo e onoriamo alcuni degli uomini e delle donne che, seguendo soprattutto le suggestioni derivanti dalla Psicologia Analitica, hanno interpretato tale figura immaginale dagli infiniti volti. Maestri eterei, spiriti inquieti, maestri della diversità e della provocazione, avvertiti come una necessità nel gruppo degli allievi. Hanno un ruolo fondamentale per generare gruppalità, istituzioni, aree di ricerca. Inspiegabilmente la loro parola porta commozione anche per i più deboli, i cinici senza più speranza. Ognuno di questi ha permesso di risvegliare in noi, quel qualcosa che giace sopito, quel “fuggevole apparire dell’angelo”. Noi ricordando loro, riprendiamo i fili di un dialogo, che solo l’immagine archetipica della relazione maestro-allievo può nutrire…