Riccardo Mondo è docente di Psicologia del sogno nella Scuola di psicoterapia dell'età evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma e il 12 e 13 marzo terrà nella Capitale un seminario su 'Il respiro onirico: il reale e l'immaginale. Laboratorio di Psicologia archetipica', presso la scuola di specializzazione dell'IdO in via Alessandria 128 b dalle 9 alle 18.
- Nel mondo onirico possiamo parlare di differenze di genere? "Le donne ricordano più facilmente i sogni e danno maggior ascolto alle parti più interne- conferma Mondo-, forse culturalmente c'è una maggiore apertura all'ascolto ricettivo del sentimento, di sé e degli aspetti più legati alla relazione. Gli uomini, invece, culturalmente più protesi alla conquista e al controllo dell'ambiente, numericamente ricordano meno i sogni".
- Ci sono delle fasi della vita in cui si sogna di più? "La fascia più rappresentativa nel campione di intervistati sono i trentenni (28%), seguiti dai quarantenni (20%) e, quasi in egual misura, dai ventenni (15%) e dai cinquantenni (14%). Inoltre, l'attenzione al mondo onirico sembrerebbe correlata al livello socioculturale: il 53% degli intervistati è laureato e il 24% diplomato".
- A chi si raccontano? "Soprattutto agli amici (52%), al partner (46%) e/o ai familiari (44%). Solo un quinto degli intervistati (19%)- spiegano gli autori- li racconta al terapeuta e utilizza il materiale onirico per una maggiore conoscenza di se stesso".
- Quali sono i contenuti principali? "I temi dominanti sono quelli del quotidiano. I protagonisti principali sono i familiari e gli amici (49%). Si rivivono frequentemente l'amore in tutte le sue forme (62%), la casa come luogo e spazio di ricordi, ansie e conflitti (40%), il grande mare (21%), il viaggio come esperienza esistenziale (23%) e le esperienze di cadere (22%) o di volare (18%). Jung spiega la ricorrenza statistica di alcuni temi dei sogni- si legge nel libro- con il fatto che il pensiero onirico è un modo di pensare filogeneticamente più antico della coscienza e dunque legato al mondo istintuale e biologico della personalità. Questi motivi archetipici nei sogni corrisponderebbero ai veri e propri mitologemi, che si inseriscono però in un contesto assolutamente significativo e personale fuoriuscendo in parte della loro 'tipicità'".
Riccardo Mondo e Magda Di Renzo, direttrice della Scuola di Specializzazione dell'IdO, promuoveranno infine l'11 marzo anche il 'Venerdì Culturale' dell'IdO, dalle ore 21 in Via Alessandria 128/b, sul 'diritto a non parlare'. E' un concetto riportato nell’alveo della psicoanalisi da James Hillman e riguarda sia la relazione tra parola e silenzio, che il commento che il terapeuta fa della parola e del silenzio del suo paziente.
Per ricevere tutte le informazioni relative alla partecipazione al Venerdì culturale e al seminario dell'IdO, basta scrivere ascuolapsicoterapia@
Rachele Bombace agenzia DIRE